CONCORSO DSGA 2018: I PRIMI DETTAGLI SUL BANDO

Dovrebbe mancare poco alla pubblicazione del bando del concorso per Dsga. Seppure ancora non si conoscano informazioni precise e definitive, nelle ultime settimane sono emerse alcune novità in merito alla procedura concorsuale, che metterà a bando 2.004 posti.

Chi è il DSGA

In tutte le istituzioni scolastiche è presente il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi.
Si tratta della figura di direzione più importante e con le maggiori responsabilità dopo il Dirigente Scolastico. Come si può leggere anche nella Tabella A del CCNL 29/11/2007 il profilo del DSGA rientra nell’Area D del personale ATA.

Le sue attività sono principalmente di tipo amministrativo, contabile e direttivo.

Chi può partecipare 

Per diventare DSGA tramite concorso, bisogna avere uno di questi titoli di studio:

– Laurea in Giurisprudenza,

– Laurea in Scienze politiche, sociali o amministrative;

– Laurea in Economia e commercio;

– Diploma di Laurea specialistica (LS 22, 64, 71, 84, 90 e 91) o Laurea Magistrale (LM) corrispondente a quelle specialistiche (ai sensi della tabella allegata al DI 9 luglio 2009).

Inoltre, gli assistenti amministrativi che alla data della legge 27 dicembre 2017, 205 hanno maturato almeno tre interi anni di servizio negli ultimi 8 di mansioni di direttore servizi generali ed amministrativi anche in mancanza di requisito culturale

Quali sono le prove?

Il concorso si svolgerà su base regionale o interregionale, e si darà la possibilità, a ciascun candidato, di presentare domanda per una sola regione. Il concorso prevede due prove scritte (una delle quali potrà essere a contenuto teorico-pratico), una prova orale, ed una successiva valutazione di titoli.

La prova preselettiva

Per esigenze logistiche legate al numero delle domande presentate, potrà avere luogo un’unica prova preselettiva nazionale da svolgere al computer e che valuterà – anche in più sessioni – le capacità psicoattitudinali.
Alla prova scritta sarà ammesso un numero di candidati pari a 4 volte i posti banditi.
A tal proposito, ricordiamo che il numero dei posti messi a concorso potrà essere aumentato di altri 400 posti dall’amministrazione sulla base delle effettive disponibilità.

Le prove scritte

Le prove scritte previste sono due, una delle quali potrebbe essere a contenuto teorico-pratico.
Entrambe le prove dovranno essere svolte nel tempo limite di 180 minuti, e, per la sola prova a carattere pratico, si prevede la risoluzione di un caso pratico in ambito giuridico-amministrativo o gestionale-amministrativo sull’istituzione scolastica. Per la prova teorica sono invece previsti sei quesiti a risposta aperta.

Il programma delle prove

Fermo restando che la prova preselettiva avrà carattere psicoattitudinale, le successive prove scritte verteranno sulle seguenti materie:

  • diritto costituzionale;
  • diritto amministrativo con riferimento al diritto dell’UE;
  • diritto civile;
  • contabilità pubblica, con particolare riferimento alla gestione amministrativo-contabile delle istituzioni scolastiche;
  • diritto del lavoro, con particolare riferimento al pubblico impiego contrattualizzato;
  • ordinamento e gestione delle istituzioni scolastiche, stato giuridico del personale scolastico.

Per la prova orale occorrerà integrare la preparazione con diritto penale (con particolare riferimento ai delitti contro la PA) e legislazione scolastica.

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